sabato 8 agosto 2009

CONTRO IL MOSTRO SULLO STRETTO

Oggi siamo qui a Messina per ribadire il nostro NO all’ennesimo progetto di devastazione ambientale, economica e sociale che la Sicilia sta per subire.
La politica delle “grandi opere”, che secondo il punto di vista delle solite lobbies favorirà sviluppo e progresso, è sempre stata e sarà sempre un’immensa truffa ai danni delle popolazioni locali. Il ponte sullo Stretto è una di queste: proposto e progettato dal governo Berlusconi e momentaneamente “congelato” dal connivente governo Prodi, il Ponte è rimasto una concreta minaccia per la nostra terra. Quella che i politicanti starnazzano come un’opera basilare per lo sviluppo dell’arretrata Sicilia utile per piazzare posti di lavoro, sarà invece una vera e propria mannaia che falcerà in primis i lavoratori del settore marittimo e ferroviario: sono previsti, infatti, licenziamenti per 3000 unità. Considerando che la costruzione dell’opera dovrebbe occupare un arco ristretto di tempo e che quindi non garantirebbe un lavoro fisso alle persone assunte per i cantieri, possiamo capire immediatamente la sfacciataggine della truffa.
Come al solito la Sicilia è terra di rapina: ci propongono i soliti mostri di cemento che, invece di creare uno sviluppo ecosostenibile e una reale opportunità di lavoro per i cittadini, foraggiano il capitale e sfruttano efferatamente le risorse umane e ambientali della nostra terra. Solo cementificazione, devastazione ambientale, sociale ed economica.
In tutto questo gli unici a trarne vantaggio sono una classe politica corrotta e mafiosa, le potentissime lobby del cemento e tutta la feccia padronale.
Le proposte concrete per uno sviluppo reale della Sicilia non sono sicuramente le “cattedrali nel deserto”, i rigassificatori, i ponti o le centrali nucleari; ma un potenziamento e un riammodernamento dei trasporti su rotaia e via mare che oltre a garantire un efficiente collegamento a livello regionale, garantirebbero una drastica diminuizione dell’inquinamento e opportunità lavorative reali e permanenti.
Noi proponiamo percorsi autogestionari che garantiscano un controllo dal basso delle risorse del territorio. Percorsi comuni e condivisi da tutti. Siamo contro lo stato, contro i partiti e contro tutti i governi, che difendono i privilegi dei potenti e negano i diritti degli oppressi. Per una società di liberi ed uguali, senza servi e senza padroni.

COORDINAMENTO ANARCHICO PALERMITANO