sabato 28 maggio 2011

SOLIDARIETA' ALLE POPOLAZIONI DELLA VAL SUSA


Le popolazioni della Val Susa ormai da anni portano avanti una lotta contro la devastazione dei luoghi in cui vivono, minacciati dal progetto TAV, la linea per il Treno ad Alta Velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione.
In questi ultimi giorni le mobilitazioni popolari hanno riguardato la zona della Maddalena di Chiomonte, dove gli operai delle ditte che dovrebbero aprire il cantiere sono stati ostacolati dalla resistenza dei molteplici comitati formatisi in tutta la Valle. Il presidio permanente, iniziato il 21 Maggio, è formato da donne, uomini, giovani e meno giovani, tutti uniti nella consapevolezza che quest’opera sia non solo inutile (costosi treni superveloci al servizio delle grandi imprese, per trasporto merci ), ma anche dannosa (per i pericoli connessi alla perforazione dei monti ricchi di amianto). I governi, sia di destra che di sinistra, portano avanti il progetto millantando progresso e ricchezza, pressati dalla Unione Europea che ha stanziato 671 milioni di euro per l’opera; ma la vera ricchezza andrà nelle loro tasche e in quelle delle società vincitrici degli appalti, Martina e Ital.co.ge.
Alla Maddalena di Chiomonte sono state erette barricate, con tronchi d’albero, massi, pezzi di guard-rail e vecchie traversine. Carabinieri e polizia hanno abbandonato la strada alle prime ore del mattino del 24 Maggio, respinti da grida, slogan, canti e non solo. Una resistenza, che a molti ricorda quella partigiana -sui monti e nei boschi, dove vince la gente che conosce il territorio- per difendersi dal saccheggio e dalla distruzione.
Noi esprimiamo la più totale solidarietà alle popolazioni della Val Susa, che con determinazione e coraggio resistono ormai da anni, anche contro un accanimento mediatico teso a criminalizzare il Movimento. Gli abitanti della Val Susa dimostrano giorno dopo giorno che vogliono essere loro stessi a decidere sul loro futuro e su quello dei luoghi in cui vivono, desiderando comunque dei servizi per tutti, compresa una rete ferroviaria adeguata ed efficiente, che non sventri, tuttavia, la Valle e le montagne in cui vivono.
Il movimento No TAV è un esempio di movimento partito dal basso, costituito da coordinamenti fra comitati ed assemblee locali, e dimostra che solo tramite l’autogestione del territorio e l’autogoverno si può costruire una società di liberi ed eguali volta a migliorare le condizioni di vita di tutti e a perseguire ed affermare i veri interessi delle comunità.

LE LIBERTÀ NON SI CONCEDONO, SI PRENDONO!

Coordinamento Anarchico Palermitano

domenica 22 maggio 2011

L’AMORE È UN ATTO DI RIVOLTA


Nella società in cui viviamo, il sesso è usato come un’arma impugnata per discriminare gli individui e condizionarne le scelte.
Sappiamo bene chi è in prima linea a combattere la libera espressione dell’amore e della sessualità: i perbenisti, i moralisti, i reazionari di ogni tipo.
Ovvero, tutti quelli che non hanno rispetto degli altri e pensano di potere imporre la loro visione del mondo sulla base del loro potere, della loro influenza, della loro violenza.

Tra di loro troviamo campioni d’ipocrisia, a cominciare dai tanti preti che alla luce del giorno fanno le loro pie prediche, e all’ombra delle sagrestie ricattano e violentano bambini e ragazzi, segnandoli per sempre.

Per non parlare dei molti politicanti che pubblicamente difendono la “famiglia tradizionale” e poi, magari, vengono beccati in inconfessabili orge, alla faccia della loro tanto esaltata integrità morale.

Poi ci sono i soliti fascisti, servi del potere, frustrati e repressi, che insultano e aggrediscono per le strade chi non si conforma ai loro deliranti pregiudizi, sia che si tratti di omosessuali, immigrati, o altri soggetti-oggetti del loro odio razzista.
Per tutta questa gente è inconcepibile anche la basilare libertà di esprimere il proprio amore al di là delle barriere e dei pregiudizi, manifestando senza paura la propria inclinazione affettiva e sessuale.

Di fronte a questo desolante quadro di oppressione, non ci si può più limitare alle pur comprensibili richieste di diritti o di riconoscimenti istituzionali.

Ogni conquista passa attraverso un atto di rivolta. L’amore che nasce al di là dei conformismi, tra individui liberi e consapevoli, è di per sé un atto di rivolta: per questo chi comanda cerca sempre di controllarlo e schiacciarlo.

Per combattere le logiche autoritarie e di sfruttamento che stanno alla base della discriminazione bisogna smascherare l’ipocrisia e sradicare l’odio, vivere i sentimenti con orgoglio e a viso aperto, tendere alla piena realizzazione di ogni essere umano in un mondo di liberi ed eguali, senza più steccati fisici o mentali.

COORDINAMENTO ANARCHICO PALERMITANO

GRUPPO ANARCHICO “ANDREA SALSEDO” - TRAPANI