Questo palese attacco alla libertà di espressione si è consumato significativamente durante un cerimoniale in cui le istituzioni celebravano se stesse, al culmine di quella retorica secondo cui l'antimafia deve ridursi a mero ossequio della legalità e dell'ordine costituito.
In questa concezione autoritaria della società, in cui non c'è più spazio per il dissenso o - quanto meno - per posizioni critiche, non ci stupiremmo affatto se fosse confermato che a sollecitare l'intervento repressivo della polizia ci avessero pensato gli stessi organizzatori delle manifestazioni.
Nel ribadire il nostro sostegno ai compagni e compagne intimiditi e colpiti dalla ragion di stato, facciamo appello a tutti quelli che hanno a cuore la libertà per difendere, metro per metro, gli spazi di agibilità sociale e politica in questa città.
Coordinamento Anarchico Palermitano
http://coordanarchicopa.blogspot.com
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