Hanno alzato la testa e lo hanno fatto senza mediazioni, con la rabbia di chi vuole rispetto e non è più disposto a ingoiare il boccone amaro dell’ingiustizia.
La rivolta degli immigrati di Rosarno è una risposta sincera e coraggiosa alla schiavitù, alla discriminazione, all’intimidazione, all’indifferenza.
In queste ore convulse gli immigrati hanno attaccato frontalmente il sistema di dominio mafioso che controlla l’economia e il territorio calabrese: gli immigrati hanno sfidato a mani nude la ‘Ndrangheta, hanno sfidato i padroni delle terre in cui vengono sfruttati e umiliati.
Gli immigrati in rivolta sono lavoratori della terra, manodopera a costo zero e senza diritti e tutele perché schiacciata da una clandestinità prodotta da leggi razziste emanate nell’interesse dei padroni. Gli immigrati in rivolta sono i lavoratori stagionali che percorrono migliaia di chilometri seguendo i ritmi delle colture, dalla Sicilia alla Campania, dalla Calabria alla Puglia, spaccandosi la schiena quindici ore al giorno per quindici euro. Gli immigrati in rivolta sono quelli che vengono picchiati e minacciati dai caporali se solo provano a chiedere acqua corrente, un tetto sulla testa o una paga più dignitosa.
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni si permette di tuonare contro i “clandestini” senza accennare minimamente agli ultimi attacchi subiti dai migranti o alle condizioni bestiali che li hanno portati all’esasperazione. Insieme a Maroni, tutto il verminaio politico, senza distinzioni, blatera parole di circostanza oscillando tra ipocrisia e frasi fatte, tra intolleranza e insofferenza.
Le notizie provenienti da Rosarno non sono incoraggianti: persone armate si aggirano in paese alla ricerca di immigrati e il clima è ancora pesantissimo. Questa è l’Italia, razzista e spietata, plasmata dal potere statale e mafioso. Questo è il risultato della devastazione sociale in cui è precipitato il nostro paese.
Nell’esprimere la nostra solidarietà agli immigrati in lotta per i loro diritti, manifestiamo il nostro più profondo disprezzo nei confronti di tutti i mafiosi e di tutti i razzisti che presidiano le strade di Rosarno e i palazzi del potere.
Commissione Antirazzista della Federazione Anarchica Italiana - FAI
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
Sottoscritto da:
Coordinamento Anarchico Palermitano
Federazione Siciliana - FdCA
Nucleo "Giustizia e Libertà" - FAS
lunedì 11 gennaio 2010
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