domenica 21 febbraio 2010

SOLIDARIETÀ ALLE POPOLAZIONI DELLA VAL SUSA

Esprimiamo il nostro pieno sostegno agli abitanti della Val Susa che da anni si oppongono con coraggio e determinazione al progetto di costruzione della linea per il Treno ad Alta Velocità (TAV) che dovrebbe collegare Torino a Lione.

Pochi giorni fa, la polizia ha caricato violentemente i manifestanti che volevano ostacolare le operazioni di trivellazione per i sondaggi dei terreni su cui dovrebbe sorgere quest’opera inutile e dannosa. Le forze dell’ordine hanno pestato con violenza inaudita, accanendosi contro persone inermi. Un ragazzo, un anarchico torinese, è stato colpito alla testa e per alcune ore non sentiva neanche più le gambe. Adesso sta bene e l’ematoma al cervello si sta riassorbendo.
Una signora di quarant’anni è stata massacrata: le hanno rotto il naso, le hanno spaccato la faccia e l’hanno presa a calci tra le gambe al punto che questa donna ha riportato gravi danni alle ovaie.

Questa è la polizia italiana, questo è lo stato che esercita la sua violenza quando le persone si oppongono alla devastazione e al saccheggio del territorio voluto nell’interesse dei cementificatori, dei capitalisti, dei politicanti.

Denunciamo il vergognoso comportamento dei mezzi di comunicazione che criminalizzano il Movimento No TAV e inventano di sana pianta la ricostruzione dei fatti: le palle di neve che i manifestanti tiravano contro la polizia sono diventate, negli articoli di alcuni giornali, pietre e bastoni.

Accusiamo il Partito Democratico per l’infame solidarietà espressa ai massacratori in divisa. Una solidarietà che accomuna questo partito al Popolo della Libertà nello stesso fronte che sostiene il TAV e gli interessi che ci stanno dietro.

Il Movimento NO TAV è il più forte e incisivo movimento popolare degli ultimi decenni in Italia.
È formato da gente comune, cittadine e cittadini che vogliono poter decidere sulla loro vita e sul destino del territorio in cui abitano. Le popolazioni della Val Susa vogliono solo che le loro montagne – pericolosamente ricche di amianto – non vengano distrutte e perforate per realizzare chilometri di tunnel. Questa gente pretende solo che la Val Susa non diventi un immenso cantiere per i prossimi trent’anni. Sono donne e uomini, anziani e ragazzi che non sanno che farsene di costosissimi treni superveloci concepiti al servizio delle grandi imprese per il trasporto delle merci da un capo all’altro dell’Europa. Gli abitanti della Val Susa desiderano una rete ferroviaria migliore e più sicura, adatta alle reali esigenze dei pendolari e degli studenti, una rete ferroviaria che non distrugga la loro valle e sia al servizio dei cittadini.

Lo stato italiano pensa di poter stroncare questa opposizione popolare con la violenza. Ancora una volta, le forze di polizia si distinguono per comportamenti feroci e vigliacchi nel reprimere le manifestazioni e terrorizzare le persone. Succede sempre più spesso in questa Italia sempre più simile a uno stato fascista in cui non c’è spazio per le ragioni di chi non ha potere.

CONTRO LA REPRESSIONE E LA DEVASTAZIONE DELLO STATO, LIBERTÀ E AUTOGESTIONE!

Coordinamento Anarchico Palermitano

coordanarchicopa@libero.it

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