venerdì 3 settembre 2010

MAI PIU' PORRAJMOS

Non lo sa quasi nessuno, perché non se ne parla mai e nei libri di storia l’argomento è appena accennato. Eppure, durante il Nazismo, almeno 500 mila zingari furono ammazzati nei campi di concentramento. Perché i nazisti li ritenevano inferiori, ladri per natura, delinquenti per inclinazione. Asozialen, li chiamavano. “Asociali”.
Nella memoria storica del popolo rom, questo massacro fu vissuto come un “divoramento”: Porrajmos.

Oggi, nella democratica Europa, i rom sono tornati nel mirino dei potenti. Di fronte a una crisi economica causata dal capitalismo globalizzato, i governi non sanno davvero che pesci prendere per rispondere al malcontento dei cittadini.
Ed è così che, ancora una volta, la criminalità del potere si scatena sui più indifesi per nascondere le malefatte di chi governa e dare in pasto all’opinione pubblica una vittima sacrificale, innescando e alimentando la guerra fra poveri.

In Francia, Sarkozy ha disposto la deportazione dei rom con i voli charter, ipotizzando l’espulsione di ogni cittadino francese di origine straniera che commetta un reato.
In Italia, il ministro dell’Interno Maroni ha promesso il pugno duro contro i rom annunciando gli sgomberi dei campi e la deportazione coatta di tutti quelli che per lui (e per quelli come lui) sono indesiderabili.

Anche a Palermo, tra i tanti problemi che affliggono la città, l’amministrazione comunale non trova niente di meglio che minacciare i rom della Favorita promettendo tolleranza zero. Forti con i deboli, deboli con i forti.
Nel frattempo, la mafia domina, l’immondizia aumenta, la disoccupazione dilaga e i veri criminali stanno comodamente nella sala dei bottoni.

Le politiche infami e razziste, e tutte le ingiustizie nel mondo, saranno possibili finché i pregiudizi continueranno a vivere nella testa di tutti insieme all’odio e all’ignoranza.
Pensiamoci adesso. Perché domani gli “zingari” potremmo essere noi.

Coordinamento Anarchico Palermitano

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